Formazione in Video Intervention Therapy


FORMAZIONE IN VIDEO INTERVENTION THERAPY


La Video Intervention Therapy nasce con l’obiettivo di promuovere il cambiamento nelle relazioni umane. È una metodologia dell’ambito cognitivo-comportamentale, ma è anche un approccio basato sulla mentalizzazione, così com’è descritta da Fonagy (1991), Slade (2005), Steele e Steele (2008). È un modulo caratterizzato da un’estrema flessibilità, in quanto trasversale ad ogni approccio, e che può essere aggiunto in ogni tipo di terapia rivolta a genitori e bambini. 

Si ispira alla teoria dell’attaccamento.  

Può essere utilizzata sia in setting privati che pubblici. Nasce con la specifica finalità di migliorare la qualità della relazione genitore bambino in situazioni difficili, incrementando la capacità genitoriale di comprendere il proprio contributo nello scambio interattivo. 

La VIT è stata utilizzata inizialmente in setting psichiatrici: in Germania, all’Università di Heidelberg una unità è attiva da più di 10 anni.   

Sempre in Germania presso il Nordbaden Psychiatric Center è stata dimostrata empiricamente l’efficacia del metodo (Hornstein et al.,2007).

Da allora è stata utilizzata in molti altri contesti: nel lavoro con i genitori di bambini nati pretermine, nel lavoro con le coppie, nelle supervisioni, in ambito scolastico, nei programmi di home visiting, come supporto alle famiglie che adottano, nelle strutture di accoglienza per madri adolescenti. 

All’università di Basilea è inserita nei programmi di trattamento per bambini autistici. 

Nell’ambito genitoriale la caratteristica di questo tipo di sostegno è quella di rendere i genitori più consapevoli di come movimenti corporei, toni di voce ed espressioni creino reazioni visibili nei bambini ed altrettanto azioni analoghe del bambino impattino sull’adulto. Filmare le interazioni permette di osservare in dettaglio gli scambi interattivi che avvengono tra adulto e bambino, generando una maggiore consapevolezza di come ed in che modo le interazioni influenzino i comportamenti, rendendo così possibili una serie di nuove opportunità, soprattutto quando si ha a che fare con condotte difficili, aggressive ed imprevedibili, oppure di ritiro sociale o di difficoltà scolastiche.

Il lavoro con la VIT prevede l’utilizzo di una procedura standardizzata che, generalmente, non cambia: può variare, invece, il numero delle sessioni con il video, la frequenza e il modo in cui tali sessioni possono esser correlate ad altre componenti del trattamento.